Pubblicazione di contributi
I contributi pubblicati da “Storia dell’arte” (rivista cartacea) sono selezionati dal Consiglio Scientifico mediante proposte degli autori, inviti individuali e call for papers. I saggi sono dapprima selezionati dal Consiglio scientifico e poi sottoposti a valutazione mediante peer review a doppio cieco, effettuata da referee esterni alla redazione.
Autori, redattori e referee si attengono al Codice etico sotto riportato.
Eventuali proposte di saggi vanno inviate preferibilmente a info@storiadellarterivista.it
La valutazione delle proposte segue le Procedure redazionali sotto riportate. Si specifica che la Rivista non applica quote per submission o pubblicazione di articoli.
Gli articoli e il loro apparato iconografico, nel loro impaginato definitivo, sono sottoposti a copyright della casa editrice affidataria, attualmente De Luca Editori d’Arte.
Sul sito web della rivista sono a disposizione della comunità scientifica gli indici di ciascun numero, gli abstract in inglese, le recensioni.
Dal 2019 è in corso un processo di digitalizzazione dell’archivio storico che ha come scopo quello di mettere via via a disposizione tutti i numeri della rivista cartacea dal 1969 sino a quelli pubblicati prima del precedente triennio.
Per favorire la massima diffusione e lo scambio internazionale, la rivista si impegna ad accogliere contributi nelle lingue più diffuse tra la comunità scientifica (inglese, spagnolo, italiano).
Codice etico
Storia dell’arte è una rivista peer reviewed che si ispira al codice etico delle pubblicazioni elaborato da COPE: Best Practice Guidelines for Journal Editors.
Doveri del Consiglio scientifico
Decisioni sulla pubblicazione
I componenti del Consiglio sono responsabili della decisione di pubblicare o meno gli articoli proposti; possono consultarsi con i referee per assumere tale decisione, che dovrà comunque essere sottoposta al Direttore scientifico e al Direttore responsabile.
Correttezza
I componenti del Consiglio valutano gli articoli proposti per la pubblicazione in base al loro contenuto senza discriminazioni di razza, genere, orientamento sessuale, religione, origine etnica, cittadinanza, orientamento politico degli autori.
Riservatezza
I componenti del Consiglio e gli altri collaboratori si impegnano a non rivelare informazioni sugli articoli proposti ad altre persone oltre all’autore, ai referee e all’editore.
Conflitto di interessi e divulgazione
I componenti del Consiglio e gli altri collaboratori si impegnano a non usare nelle proprie ricerche i contenuti di un articolo proposto per la pubblicazione senza il consenso scritto dell’autore.
Doveri dei referee
Contributo alla decisione editoriale
La peer-review è una procedura che aiuta la Rivista ad assumere decisioni sugli articoli proposti e consente anche all’autore di migliorare il proprio contributo.
Rispetto dei tempi
Il referee che non si senta adeguato al compito proposto o che sappia di non poter svolgere la lettura nei tempi richiesti è tenuto a comunicarlo tempestivamente alla redazione della Rivista.
Riservatezza
Ogni testo assegnato in lettura deve essere considerato riservato. I testi non devono essere discussi con altre persone senza esplicita autorizzazione della Rivista.
Obiettività
La peer review deve essere condotta in modo obiettivo, metodologicamente fondato e corretto. È inopportuno ogni giudizio personale sull’autore. I referee sono tenuti a motivare adeguatamente i propri giudizi, compilando l’apposita scheda fornita.
Indicazione di testi
I referee si impegnano a indicare con precisione gli estremi bibliografici di opere rilevanti eventualmente trascurate dall’autore. Il referee deve inoltre segnalare ai redattori eventuali somiglianze o sovrapposizioni del testo ricevuto in lettura con altre opere a lui note.
Conflitto di interessi e divulgazione
Informazioni riservate o indicazioni ottenute durante il processo di peer-review devono essere considerate confidenziali e non possono essere usate per finalità personali. I referee sono tenuti a non accettare in lettura articoli per i quali sussiste un conflitto di interessi dovuto a precedenti rapporti di collaborazione o di concorrenza con l’autore e/o con la sua istituzione di appartenenza.
Doveri degli autori
Accesso e conservazione dei dati
Se la Rivista lo ritiene opportuno, gli autori degli articoli sono tenuti a rendere disponibili anche le fonti o i dati su cui si basa la ricerca, affinché possano essere conservati per un ragionevole periodo di tempo dopo la pubblicazione ed essere eventualmente resi accessibili per pure finalità di ricerca.
Originalità e plagio
Gli autori sono tenuti a dichiarare di avere composto un lavoro originale in ogni sua parte e di avere citato tutti i testi utilizzati.
Pubblicazioni multiple, ripetitive e/o concorrenti
L’autore è tenuto a proporre alla rivista contenuti originali non pubblicati in altra sede.
Indicazione delle fonti
L’autore deve sempre fornire la corretta indicazione delle fonti e dei contributi menzionati nell’articolo.
Autorialità dell’opera
Va correttamente attribuita la autorialità dell’opera e vanno indicati come coautori tutti coloro che abbiano dato un contributo significativo all’ideazione, all’organizzazione, alla realizzazione e alla elaborazione della ricerca che è alla base dell’articolo. Se altre persone hanno partecipato in modo significativo ad alcune fasi della ricerca il loro contributo deve essere esplicitamente riconosciuto con una esplicita menzione. Nel caso di contributi scritti a più mani, l’autore che invia il testo alla rivista è tenuto a dichiarare di avere correttamente indicato i nomi di tutti gli altri coautori, di avere ottenuto la loro approvazione della versione finale dell’articolo e il loro consenso alla pubblicazione. Gli autori mantengano i diritti su quanto pubblicato e in particolare il diritto di ri-pubblicazione dei loro saggi in ristampe o riedizioni, riportando esplicita menzione della prima edizione dei contributi in Storia dell’arte.
Conflitto di interessi e divulgazione
Tutti gli autori sono tenuti a dichiarare esplicitamente che non sussistono conflitti di interessi che potrebbero aver condizionato i risultati conseguiti o le interpretazioni proposte. Gli autori devono inoltre indicare gli eventuali enti finanziatori della ricerca e/o del progetto dal quale scaturisce l’articolo.
Errori negli articoli pubblicati
Quando un autore individua in un suo articolo un errore o un’inesattezza rilevante, è tenuto a informare tempestivamente i redattori della Rivista e a fornire loro tutte le informazioni necessarie per segnalare le doverose correzioni.
Procedure redazionali
Le procedure e le fasi di revisione scientifica dei saggi arrivati in redazione (in risposta a call o per iniziativa dell’autore) sono le seguenti:
fase I | lettura interna del saggio tra i membri della redazione e i componenti il comitato scientifico; qualora il saggio sia giudicato meritevole di considerazione, si passa alla fase successiva;
fase 2 | invio all’autore del primo giudizio ed eventualmente di suggerimenti dettagliati da parte dei membri della redazione e/o del comitato scientifico per il miglioramento del saggio; se l’autore accoglie i suggerimenti e rimanda una versione del testo che tenga conto delle indicazioni redazionali (o se il saggio è stato giudicato positivamente tout court) si passa alla fase successiva;
fase 3 | il saggio è inviato – a cieco – a 2 (o più) revisori esterni per la valutazione che è decisiva per la pubblicazione. Nel caso il saggio sia approvato da entrambi i referee si passa alla fase successiva. Nel caso il saggio sia approvato da uno solo dei referee, il saggio può passare o meno alla valutazione di un terzo revisore. o può essere consultato il Consiglio scientifico. In ogni caso la responsabilità della decisione sulla pubblicazione è affidata al Consiglio scientifico e alla Direzione . L’autore è tenuto a tener conto delle eventuali indicazioni suggerite dai referee.
fase 4 | il saggio che è stato approvato dalla redazione/comitato scientifico e dai referee, dopo le eventuali correzioni o integrazioni apportate dall’autore, passa all’impaginazione. L’autore può richiedere di vedere l’impaginato prima della pubblicazione o possono essere gli stessi curatori del numero che sottopongono all’autore l’articolo impaginato per avere il suo placet.