Descrizione
Storia dell’arte 128, gennaio-aprile 2011
Maurizio Calvesi
Caravaggio: i documenti e dell’altro
Nella prima parte dell’articolo l’autore, prendendo atto del probabile ritardo dell’arrivo a Roma del Caravaggio rispetto alla data precedentemente accreditata, pubblica una tarda biografia del Merisi che tra molti errori, e parti riprese dal Bellori, contiene anche notizie “nuove”, forse infondate o forse riprese anch’esse da una fonte più antica, della cui veridicità non possiamo comunque sapere. Nella seconda parte identifica con largo margine di probabilità la Natività di Palermo con il noto dipinto commissionato al Merisi nell’aprile del 1600. Nella terza parte dimostra che il dipinto della Sant’Anna dei Parafrenieri non fu rifiutato perché il suo mancato utilizzo dipese dalla concessione negata dell’altare maius per il quale la pala, inadattabile ad un altare minore, era stata prevista.
Nella parte quarta segnala l’antica rappresentazione di Ila rapito dalle ninfe come possibile fonte iconografica per l’Amor vittorioso, leggendo in esso il classico motto Amor vincit omnia. Nella quinta parte ripropone una sua precedente ipotesi sull’attribuzione della Flagellazione di S. Prassede a Simone Peterzano in collaborazione con il Caravaggio, muovendo dal nuovo spunto offerto da Strinati che assegna la tavola al solo Caravaggio.
Nella sesta parte, infine, motiva la presenza di san Tommaso nel Giudizio di Salomone della Galleria Borghese, come figura di colui che accerta la Verità, giudice, in questo caso, del giudice.