Descrizione
Storia dell’Arte 120, Maggio – Agosto 2008
Anna Maria Riccomini
Marmi antichi in una veduta seicentesca del giardino Aldobrandini a Magnanapoli
Il “Giardino di statue”, una piccola veduta segnalata da Francesco Solinas e da lui attribuita a Giovanni Francesco Grimaldi, artista bolognese giunto a Roma nel 1628 e gravitante nella cerchia dei giovani intorno a Cassiano del Pozzo, riproduce una serie di marmi antichi, secondo il gusto classicheggiante ed evocativo degli immaginari paesaggi con rovine secenteschi. Attraverso documenti e confronti con altri dipinti, l’autrice individua nel giardino dipinto quello della Villa Aldobrandini a Magnanapoli mentre tra i marmi antichi, riconosce nel sarcofago con protomi leonine e coperchio a kline quello documentato fino al 1881 nel giardino Aldobrandini di cui tuttora si conserva il coperchio con i due defunti acefali. Le tre statue collocate su alti plinti circolari sono invece disperse. La statua virile doveva raffigurare Mercurio. Le due di “Vergini della Dea Vestale” elencate e descritte come una fianco all’altra nell’inventario Pamphilj del 1710, e documentate nei disegni del Caucig sono da identificare con le due peplophoroi dipinte dal Grimaldi.