Descrizione
Storia dell’Arte 139, Settembre – Dicembre 2014
Valeria Rubbi
Il Mascarino a Bologna: Palazzo Boncompagni
Un grande palazzo a pianta quadrangolare, unica architettura civile impreziosita dal tetto dorato, è rappresentato nella pianta prospettica di Bologna del 1575 nella Sala Bologna dei Palazzi Vaticani. Il Palazzo, la cui rara e discontinua fortuna critica si è sviluppata essenzialmente a partire da Jacob Burckhardt, è stato oggetto di un importante restauro, come si ricava da una rilettura dei documenti dell’Archivio Segreto Vaticano e dalle piante del Fondo Mascarino dell’Accademia di San Luca. Si fa l’ipotesi che Ottavio Mascarino, negli anni Settanta, sia stato l’autore dell’intervento, allo stesso tempo in cui l’architetto bolognese lavorava per la corte di Gregorio XIII. La scala elicoidale, con il suo maestoso portale e la seconda corte del palazzo, mettono in luce il gusto scenografico proprio di Mascarino e, come documentato da E. Danti, questi elementi sembrano richiamarsi ai virtuosismi prospettici da lui realizzati negli anni romani.