Descrizione
Storia dell’arte [26] | Gennaio – Aprile 1976
Marisa Volpi Orlandini
Alcune sopravvivenze del classicismo nelle poetiche e nelle opere dei pittori dell’immaginario.
Questo saggio nasce dall’esigenza di indagare fenomenologicamente le caratteristiche della sopravvivenza di motivi e di teorie classiciste nell’ambito dell’arte romantica e simbolista, fino al momento di trapasso nel surrealismo, attraverso la singolare sintesi della pittura di De Chirico.
Naturalmente l’indagine è parziale, accantona l’analisi strettamente iconografica tentando di muoversi nel delicato ambito dei riflessi stilistici di tali sopravvivenze in opere, simili nell’unico elemento che le differenzia da tutte le altre del loro tempo: il rifiuto della « modernità ». D’altra parte la ricerca si limita soprattutto a presentare materiali raccolti, per ora episodicamente, in un vastissimo arco di esperienze, i cui raccordi richiederanno uno studio pii profondo. L’impossibilità di lasciare la produzione che esamineremo confinata nell’ambito dell’Accademia o del Salon, o nel giudizio generico di arte letteraria, come l’attenzione al grande filone impressionista e post-impressionista del gusto e della critica degli ultimi cinquant’anni hanno teso a fare, spinge ormai molti studiosi a chiarire scientificamente le motivazioni del grande « disorientamento » dei revivals. Tenteremo di affrontarne alcune angolazioni particolari.