Caravaggio, ancora due asterischi: la veste di cappuccino e l’Humilitas

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Descrizione

Storia dell’Arte 130, Agosto-Dicembre 2011

Maurizio Calvesi 

Caravaggio, ancora due asterischi: la veste di cappuccino e l’Humilitas

“Come ben noto Orazio Gentileschi riferì il 14 settembre del 1603, nel processo Baglione, di aver dato in prestito al Caravaggio una «veste da capppuccino» che il Merisi trattenne presso di sé diverso tempo, per restituirla ai primi del mese in corso. La notizia ha indotto alcuni a datare in quell’anno il San Francesco di Cremona, che è indubbiamente più tardo di almeno quattro anni. L’ipotesi che l’indumento non servisse per ritrarre un modello vestito da frate, ma fosse una sorta di amuleto contro qualche malanno (proprio in quell’anno, come ho più volte supposto, il Caravaggio dovette imbattersi in qualche infermità o disgrazia) fu da me avanzata, considerato anche che Federico Borromeo spedì da Roma al fratello Renato,malato, una veste di cappuccino (…)”.

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Numero

130