Descrizione
Storia dell’Arte 139, Settembre – Dicembre 2014
Marco Cannone e Daniela Gallavotti Cavallero
Dipinti inediti e nuove attribuzioni per Joseph Heintz il giovane
Joseph Heintz il giovane, nato ad Augusta e attivo a Venezia, dove giunse intorno ai venticinque anni (1625-1678 ca) fu un artista ricercato da committenti ecclesiastici e da collezionisti. Le sue opere sono oggi perdute o non ancora riconosciute, ma la sua firma e qualche raro disegno hanno permesso, a partire dalla seconda metà del secolo scorso, di ricostruirne la personalità. Ne emerge un artista eclettico di qualità molto discontinua, noto anche per i suoi dipinti di tema infernale o stregonesco. L’elemento unificante della sua opera è il ricorso a modelli scelti da un vastissimo repertorio di stampe di invenzione o di traduzione. La riproposizione di questi modelli, costituisce un’importante prova di autografia e consente di definirne un termine post quem. Si presentano qui, cinque dipinti inediti: una Madonna del Carmelo (Sueglio), firmata e datata; un’Ultima cena di attribuzione incerta; una Medea e Esone (Padova) indicata come possibile pittore veneto fra Sei e Settecento; un Plutone esce dal Tartaro attribuito a Jacob Isaacsz van Swanenburgh (1571-1638) e un Ratto di Proserpina con l’attribuzione a Orazio van Grevenbroeck (1693-1750).