Descrizione
Storia dell’Arte 139, Settembre – Dicembre 2014
Fabio Benzi
Giacomo Balla e le Compenetrazioni iridescenti: approfondimenti e novità documentarie
Nel saggio si precisa, attraverso l’esame di dati filologici inediti, l’evoluzione dell’opera di Balla tra la fine del 1912 e del 1913. Si tratta del periodo più cruciale per l’evoluzione del Futurismo dell’artista, che attraverso l’elaborazione delle Compenetrazioni iridescenti e delle Velocità astratte, raggiunge una novità espressiva originale anche in ambito europeo. Le fasi e i tempi di questa elaborazione mostravano finora contraddizioni, che nel saggio vengono risolte non solo nella precisa progressione cronologica, ma nello svolgimento concettuale che evidenzia il significato delle Compenetrazioni. Nella seconda parte, grazie a un documento inedito (il primo inventario delle Compenetrazioni iridescenti redatto nello studio di Balla), si ricostruisce il nucleo di opere eseguite nel 1912-1913, e si delinea un nucleo di riprese successive per incrementarne il gruppo (eseguite tra la fine anni Quaranta e l’inizio anni Cinquanta), da iscriversi nel clima del rinnovato interesse da parte dei giovani artisti e della critica del dopoguerra per il Futurismo “astrattista” e per la figura dello stesso Balla, che viene allora considerato un pioniere dell’astrazione non-oggettiva.