Un ritratto genovese di Van Dyck e due disegni di Ottavio Leoni. Filippo Spinola, conte palatino di Tassarolo

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Descrizione

Storia dell’Arte 132, Aprile -Agosto 2012

Piera Giovanna Tordella

Un ritratto genovese di Van Dyck e due disegni di Ottavio Leoni. Filippo Spinola, conte palatino di Tassarolo

L’autrice identifica in un dipinto di mano di Van Dick conservato in Palazzo Rosso a Genova, il ritratto di Filippo Spinola terzo conte di Tassarolo come fa fede lo stemma gentilizio visibile sulla balaustra. L’autrice, che segnala l’intensa influenza psicologica della ritrattistica di Ottavio Leoni su Van Dick, mette a confronto il dipinto con alcuni disegni del Leoni che ritraggono lo stesso Filippo Spinola in anni diversi. L’autrice apre l’indagine anche su alcuni ritratti dell’artista, conservati a Roma nella Galleria Corsini e nel Szépművészeti Múzeum di Budapest e da lei attribuiti, rintracciando le occasioni di incontro tra Filippo Spinola e Ottavio Leoni ricollegabili all’ambiente oratoriano di Orazio Spinola, cardinale del titolo di San Biagio nel 1606. La studiosa, inoltre, ricostruisce le vicende collezionistiche dei disegni del Leoni, tra cui quelli conservati al Louvre e acquisiti nel 1747 da JeanPierre Mariette.

 

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Numero

132