Descrizione
Storia dell’Arte 129, Maggio-Agosto 2011
Franco Paliaga
Una “Santa Caterina” di Artemisia Gentileschi
Una tavoletta di piccolo formato già esposta nella mostra tenuta nel 2001 a Roma, in Palazzo Venezia, offre lo spunto per una nuova attribuzione al catalogo di Artemisia. La tavoletta in questione, di provenienza americana e già apparsa, nel 1987, sul mercato antiquario londinese con attribuzione ad Artemisia, aveva acceso un dibattito sulla sua autenticità. L’iscrizione più tarda apposta sul retro: «Di mano di Artemisia figlia di A.rili Lomi/Pisano Nipote di Orazio F [G?] … E …», che ne indicava l’errata paternità dell’artista ad Aurelio, ne aveva indebolito fortemente l’attribuzione, sebbene il dipinto presenti indubbie affinità fisionomiche e stilistiche con una serie di altri quadri conservati in collezioni pubbliche e di sicura mano di Artemisia. Tra questi un confronto stringente con un autoritratto dell’artista in collezione Zeri già pubblicato da Contini. L’autore rinviene ora, in una collezione privata pisana, un’ulteriore tavoletta delle stesse dimensioni delle precedenti e di eccellente qualità che riproduce l’autoritratto dell’artista nelle vesti di santa Caterina. I puntuali riscontri stilistici con gli altri dipinti presi in esame ne certificano definitivamente l’autenticità.